Antonia Jannone Disegni di Architettura Mailand
Antonia Jannone inizia il suo percorso nel 1979 concentrandosi su di un’espressione artistica che fino ad allora non aveva trovato spazio: l’architettura. Realizza le prime personali di insigni architetti: Giovanni Muzio, Aldo Rossi, Alberto Sartoris, Stefan Wewerka, Ernesto Bruno Lapadula, Leon Krier. In quegli anni il disegno di architettura usciva dalla funzione strettamente progettuale e diventava una forma d’arte autonoma, esprimeva un’idea poetica del mondo valevole per se stessa (A. Rossi, M. Scolari, E. Sottsass, A. Cantafora) alla stregua di G.P.Pannini, Joli o Hubert Robert.
Lo stesso accadeva per la scenografia, non più fondali dipinti ma un contesto tridimensionale inteso a creare un clima, un’atmosfera. Mostre di Ezio Frigerio, Pier Luigi Pizzi a altri.
Dal 1986 a questo indirizzo primario della galleria Antonia Jannone si affianca un interesse speciale per il “nuovo” avvistabile in più contesti: artisti e designers con un proprio e inconfondibile proposito e linguaggio: Luca Pignatelli, Armodio, Stefano Faravelli, Livio Marzot, Aimone Sambuy, Agostino Arrivabene, Rosa Martinez-Artero. Nel design: Luigi Serafini, Sergio Cappelli e Patrizia Ranzo, Borek Sipek, George Sowden e Nathalie Du Pasquier.
Le ultime mostre sono state dedicate a: Aldo Rossi, Vittorio Gregotti, Michele De Lucchi, Alessandro Busci, Alvaro Siza, Velasco Vitali, Mario Botta, Andrea Branzi e Gaetano Pesce.